Ernest Pignon Ernest cabines opera

Ernest Pignon Ernest – serigrafie sui muri

Ernest Pignon-Ernest è nato a Nizza nel 1942. Dal 1966 ha realizzato la strada sia come ambientazione che come soggetto delle sue effimere opere d’arte, che riecheggiano e sottolineano gli eventi storici e attuali che si verificano lì.

Fuori dai circuiti commerciali, Pignon-Ernest attacca delle immense serigrafie sui muri delle città scelte per i suoi interventi oppure… nelle cabine telefoniche di Parigi “perché sono dei luoghi che riflettono la città” e per quasi cinquant’anni ha apposto immagini sui muri delle città.

Ernest Pignon-Ernest ha realizzato moltissimi progetti tra cui uno dei più famosi è: “Cabines” (Lione, 1997 – Parigi, 1999)

Ernest Pignon-cabines

“CABINES”

“Cabine telefoniche: l’emozione non proviene dall’angoscia ma dalla sua unica immagine. La forma qui precede il personaggio, come l’aneddoto grafico. Questa rappresentazione sottolinea la stranezza delle atmosfere, aumenta l’ansia di guardare; è presente una discrepanza iconico-ironica che aumenta in noi una curiosa sensazione di assenza, di spostamento … In breve, due emozioni in una: il piacere di entrare improvvisamente nel mondo reale, sorpreso nella sua immodestia più violenta, si aggiungerà il piacere.”

Régis Debray (estratto “Behind the glass” Markers n ° 90 Galerie Lelong 1997).

ernest-pignon-cabines parigi

La storia di Napoli non svanisce; Le mitologie greche, romane e cristiane vi si sovrappongono. Bello, ho trovato lì un’antica, essenziale familiarità, come questa sensazione, mentre camminavo in Cumes nella tana della Sibilla, di un ritorno al ventre della terra

Alla bella Napoli, Ernest dedica un intero progetto chiamato appunto: “Napoli” (1988-1995).

“Nell’interlacciamento delle strade, le mie immagini mettono in discussione questi miti, tracciano percorsi che si intersecano, si sovrappongono; hanno a che fare con le nostre origini, con le donne, con i riti di morte che secernono questa città incuneata tra il Vesuvio e le terre in ebollizione della Solfatara sotto le quali Virgilio, già, poneva gli Inferi; chiamano Caravaggio, parlano dei culti pagani e cristiani che questa soleggiata città porta all’oscurità. È una ricerca a lungo termine, che dura da anni, di ciò che fonda la mia cultura, la mia sensibilità mediterranea.”

Ernest Pignon-Ernest in Naples
Ernest Pignon-Ernest in Naples
Ernest Pignon-Ernest in Naples
Ernest Pignon-Ernest in Naples

PRISON SAINT PAUL, LYON – 2012

Pignon-Ernest attacca delle immense serigrafie sui muri anche delle prigioni creando uno dei progetti più suggestivi che è sicuramente “Prisons”.

“Negli anni ’90 sono andato, su richiesta di alcuni prigionieri della Prison Saint Paul a Lione, a condurre alcune sessioni del laboratorio di pittura.”

“…Fu anche quando vidi questi frammenti di patetica speranza, queste scarpe, questi pezzi di camicie, di coperte appese alle punte del filo spinato, che pensai ai corpi che li avevano abitati e che mi tornarono in mente come La prigione di Saint-Paul era stata una delle più suicide … al di là di questo drappo, questo sudario che nasconde un corpo anonimo, di cui si può solo indovinare una mano, che sembra pendere dal filo spinato come un filo di lino.”

“I luoghi sono i miei materiali essenziali. Cerco di capire, di cogliere tutto ciò che si vede lì – spazio, luce, colori – e allo stesso tempo tutto ciò che non si può o non si vede più: la storia, i ricordi sepolti. Questo è ciò che utilizzo per elaborare le mie immagini, che nascono così dai luoghi in cui le ho ambientate. (…) Lo scopo di questo inserimento è sia di trasformare il luogo in uno “spazio visivo” sia di lavorare sui suoi ricordi, per rivelarne, interromperne ed esaltarne il simbolismo. (…) Non realizzo opere in una data situazione, cerco di realizzare opere con situazioni. “

Ernest Pignon-Ernest- Prisons
Ernest Pignon-Ernest prigione
Ernest Pignon-Ernest prigione

IN ITALIA

C’è un famoso scatto che ritrae uno dei primi lavori realizzati da Ernest Pignon-Ernest in Italia, dove si vede un uomo penzolante e a testa in giù: è il ritratto di Pier Paolo Pasolini che l’artista francese realizzò nel 1980 a Certaldo, luogo in cui nacque e morì Boccaccio, fonte di ispirazione del noto Decameron di Pasolini. Pasolini continuamente, tra l’amore e l’ossessione, la poesia e la ferocia.

Fonti:

https://www.mchampetier.com/note-di-biografia-Ernest-Pignon-Ernest.html

https://pignon-ernest.com/

http://www.racnamagazine.it/ernest-pignon-ernest-pasolini-street-artist-vele-di-scampia/

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